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Attig: "scattata con successo la class action dei pendolari a Ladispoli"

La coordinatrice di Freedom chiede all'Amministrazione Comunale di emulare il comune di Ladispoli

"Civitavecchia come Ladispoli? Magari fosse!" queste le parole della Coordinatrice di Freedom Fabiana Attig in riferimento al trattamento dei pendolari civitavecchiesi, da parte del Pincio. "Quando mai Moschrerini ha fatto una cosa a favore della collettività? Ma mai come in questo caso vorremmo essere smentiti". La Attig confronta il diverso comportamento del comune di Ladispoli in difesa dei diritti violati nei confronti dei suoi cittadini: "Oggi ci aspettiamo che Moscherini e il Consiglio Comunale seguano l’esempio di Ladispoli,  assumendo una posizione di  “tutela istituzionale” nei confronti degli oltre diecimila pendolari di Civitavecchia, maltrattati e ignorati dalla Società delle Ferrovie dello Stato".

Pare che l'Amministrazione Comunale non tuteli ormai da troppi anni la situazione di disagio in cui versano i pendolari civitavecchiesi: "Per troppo tempo la giunta del fare ha trascurato e all’occasione ridicolizzato, anche recentemente, tutti quelli che hanno tentato di segnalare e portare a conoscenza la prepotenza e l’arroganza delle Ferrovie. Come coordinatore politico di Freedom - continua la Attig - da anni rimarco lo stato di fatiscenza, insicurezza e abbandono dell’intero servizio trasporti della tratta FR5. Nonostante questo,  per evitare ogni forma di strumentalizzazione politica, abbiamo svolto un libero sondaggio tra i pendolari attraverso la diffusione di  questionari. Il risultato ottenuto sul grado di soddisfazione raccolto si riassume tutto con i fatti del 31 maggio 2011 alla stazione di Ladispoli. Disagio e insoddisfazione. La minaccia del Gruppo Ferrovie dello Stato di adire alle vie legali con la richiesta di risarcimento dei danni nei confronti di tutti i pendolari è la prova dell’arroganza delle Ferrovie che, oltre ad aver provocato il blocco della linea per  'sovraffollamento dei treni', oggi tentano di scaricare il danno nei confronti di chi lo ha subito". "In qualità di coordinatore politico di Freedom e non più solo da pendolare - conclude la Attig - condizione la mia inconfutabile, annuncio fin da ora che intendo continuare a difendere i pendolari della tratta FR5 come soggetto politico. Azione che porteremo in tutte le istanze istituzionali. Per questi motivi accogliamo con soddisfazione la 'disponibilità del comune di Ladispoli a sostenere una eventuale class action degli utenti'. Iniziativa per altro già iniziata da alcuni giorni. Infatti  i moduli che abbiamo predisposto si possono reperire attraverso i gruppi di raccolta o le edicole alle stazioni di Civiatavecchia/Santa Marinella/Marina di Cerveteri/Ladispoli oppure scrivendo agli indirizzi e-mail pendolari-fr5@libero.it; coordinamentofreedom@libero.it".

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