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Acqua, polemiche sui distributori installati in città

I cittadini chiedono alle istituzioni competenti chiarimenti circa la potabilità dell'acqua erogata dalle colonnine

È polemica sui distributori d’acqua in città. A sollevare il polverone l’inaugurazione di una colonnina d’acqua fresca liscia e gassata a San Liborio, da una parte, e l’ordinanza di non potabilità della stessa emanata dal sindaco Pietro Tidei, dall’altra.

Se infatti i distributori hanno riscosso grande successo nei mesi precedenti, grazie alla possibilità offerta di prelevare acqua a soli 5 centesimi al litro, aiutando i civitavecchiesi a risparmiare, oggi invece sono stati presi di “mira”. «Bisognerebbe capire – scrivono sul gruppo Facebook Città d’incanto gli Antivandali – se l’acqua che sgorga da questa nuova fontana a San Liborio è quella inquinata che arriva anche nelle case. Se così fosse, nessun filtro può togliere i batteri che in questo momento sgorgano dai rubinetti di San Liborio”.

Dubbio legittimo ma non corrispondente a verità. E a spiegare come stanno le cose è il gestore delle colonnine d’acqua, Giorgio Sansolini. “All’interno dei distributori c’è un impianto in grado di eliminare qualsiasi tipo di inquinamento”. Trialometani compresi. E a prova di quanto dichiarato Sansolini ha richiesto le analisi della “sua” acqua, ancor prima di sostituire i filtri, affissi su tutti i distributori presenti in città. Risultato: “Acqua in ottime condizioni”.

Intanto, se da una parte procedono i lavori per la riqualificazione dell'impianto di Oriolo, dall'altra l'acqua continua a non essere potabile (nemmeno dopo bollitura) a San Gordiano, al Casaletto Rosso, in zona le Molacce e a Campo dell'Oro. A Boccelle e in via Terme di Traiano, via degli Orsini, via Flavioni e a San Liborio.

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