Alluminio nell'acqua, il sindaco Tidei pronto a denunciare la Asl
Il primo cittadino: "Anziché consegnarci una relazione su cosa non funziona nel bacino di Monte Angiano perché non consegnano una relazione sull'alluminio?". Pronta la chiusura del bacino.
Uno sgrigialtore dissabbiatore in disuso all'altezza della vasca d'accumulo che rende inutile il processo di filtraggio, la rimozione del miscelatore dal ripartitore dove l'acqua viene convogliata e avviene il trattamento con il policloruro di alluminio, il malfunzionamento di alcuni filtri necesari e altre criticità. Sono queste alcune delle criticità riscontrate dalla Asl sul bacino di Monte Angiano ed esposte in una relazione al sindaco Tidei, al Comune di Santa Marinella, ad Hcs e all'Acea.
Ma Tidei non ci sta. E ora vuole capire perché "negli anni non è mai stata effettuata una relazione sulla presenza o meno dell'alluminio. L'unica di cui si ha notizia in 10 anni - ha spiegato Tidei - risale all'agosto 2011. Perchè ad agosto non ci sono piogge - ha insinuato Tidei - a causa delle quali l'acqua diventa torbita riportando a galla i colibatteri. E quindi, niente colibatteri, niente trattamento dell'acqua con il policloruro di alluminio". Niente e quindi non c'è bisogno di mettere policloruro di alluminio". Niente policloruro, niente alluminio nell'acqua. E da qui, il provvedimento del primo cittadino: "Denuncerò la Asl (guarda il video della conferenza stampa) e chiederò alla Procura della Repubblica di prendere visione di tutte le analisi effettuate in passato sull'acqua che ora risulta inquinata".
Ma non solo: se i risultati delle analisi continueranno a dare esiti sfavorevoli Tidei ha detto di essere pronto a chiudere il bacino di Monte Angiano e compensare la carenza idrica che da questa iniziativa emergerebbe, aumentando la portata di Acea e dell'Oriolo. Nonostante questo, secondo Tidei aumenterebbe i costi (anche se a conti fatti l'acqua di Hcs costa 80 centesimi al litro, mentre quella di Acea 16 centesimi al litro).
