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Bosco Enel, si infittisce il dibattito sull'argomento

Dopo il no del sindaco Tidei alla sua realizzazione all'ex parco serbatoi, intervengono sull'argomento anche i grillini, il Forum Ambientalista e il consigliere di maggioranza Giannini

Bosco Enel sotto la centrale di Tvn o riqualificazione dei fossi cittadini e la realizzazione di un parco usufruibile dalla cittadinanza, nei pressi dell'ospedale San Paolo?

Il dibattito sul "no" al Bosco sotto la centrale continua a spadroneggiare, dividendo il mondo politico locale. E la maggioranza del sindaco Tidei. E così prende forma il "nuovo tormentone", pronto ad inaugurare l'anno 2013.

A sostenere le motivazioni dell'assessore all'Ambiente Roberta Galletta e del partito politico del vicesindaco Enrico Luciani e dell'assessore alla Mobilità Sergio Serpente (Sel) ci sono i grillini pronti a paragonare ancora una volta quest'amministrazione guidata dal sindaco Pietro Tidei a quella che gli ha lasciato il posto, guidata dall'ex sindaco e oggi consigliere di opposizione Gianni Moscherini. "Su tutte le questioni che riguardano l'ambiente e l'acqua, la posizione espressa dalla Giunta Tidei è identica a quella targata Moscherini e cercare di cogliere le differenze tra i compartamenti delle due giunte assomiglia più a un gioco di enigmistica che ad una riflessione politica. Solo sei mesi fa il sindaco Tidei dichiarava di voler chiudere Torrevaldaliga, oggi - incalzano i grillini - si dichiara persino contrario alla creazione del boschetto adiacente. Oltre al bosco, dall'Enel, stiamo ancora aspettando i 300 milioni di euro di investimenti per il territorio cittadino nel settore eolico come previsto dall'accordo col comune di Civitavecchia per la riconversione a carbone di Tvn. Le ricadute di questo investimento sul territorio sarebbero importanti per lo sviluppo delle imprese locali, del lavoro e, di conseguenza, anche per le casse comunali. D'altronde non si vive di solo Imu, o no?".

In "soccorso" dei sostenitori del bosco Enel ai piedi della centrale, arriva anche il Forum Ambientalista guidato dall'ex candidato sindaco Simona Ricotti, che si sofferma soprattutto sulla nota inviata dal Ministero dell'Ambiente. "Il documento - spiega il Forum Ambientalista - dopo un articolato excursus delle vicende procedimentali relative al bosco, seppur specificando di doverne escludere la fruizione del pubblico a fini precauzionali e per eliminare qualsivoglia ipotizzato rischio per la salute umana, conferma la necessità di giungere alla realizzazione dell'area verde, attesa la prioritaria valenza di compensazione ambientale. Appare necessario ancora una volta sottolineare che nella valutazione di impatto ambientale 680/2003, parte integrande del decreto Map n°55/02/2003, che autorizza la costruzione e l'esercizio della centrale di Tvn, il bosco è incluso tra gli interventi di ottimizzazione dell'inserimento (della centrale nds) nel territorio e nell'ambiente, ... tesi a riequilibrare eventuali scompensi indotti sull'ambiente da realizzarsi in area limitrofa la centrale in quanto necessaria la riprogettazione della fruizione delle aree limitrofe alla centrale e delle modalità di accesso a queste da parte della popolazione, allo scopo di ridurre l'estraneità della centrale al territorio circostante con la creazione di un parco, in luogo del parco serbatoi, inserito del percorso ciclabile tra Civitavecchia e la pineta costiera La Frasca può effettivamente contribuire a migliorare la percezione dell'impianto, rendendolo meno estraneo alla città.

Localizzazione stabilita in sede di valutazione ambientale, in quanto contribuisce Dal punto di vista del consumo di suolo a un miglioramento in quanto l'area occupata dalla centrale diminuirà, a fronte dello smantellamento di gran parte del parco serbatoi, di circa 119000 m2, concetto questo reiteratamente espresso da Enel nelle dichiarazioni ambientali propedeutiche a ottenere e mantenere la certificazione ambientale Emas, tanto che nella Dichiarazione Ambientale 2011, recentemente pubblicata, l'Enel afferma: "Inizieranno nel 2012 le attività di riqualificazione ambientale della ex area del parco combustibili liquidi".

Insomma, "concetti quelli espressi nella Via e nelle varie dichiarazioni ambientali, palesemente e totalmente contrapposti alle tesi di quanti vorrebbero barattare la creazione del bosco con quella di interventi alternativi di arredo urbano e localizzare nell'area in questione impianti industriali collegati alle attività produttive della centrale (leggi cementificazione)".

E tra Bosco Enel sì, bosco Enel no, c'è chi chiede di prendere tempo. Quello necessario affinché l'azienda di energia elettrica bonifichi l'area dove era stata individuata la realizzazione del bosco e solo dopo valutare. A proporre questa soluzione è il consigliere del Partito democratico Stefano Giannini: "Credo che allo stato attuale sia improvvida, proprio dal punto di vista ambientalista, qualsiasi decisione che dia immediato seguito alla creazione del bosco, senza che prima l'Enel abbia l'obbligo di bonificare l'area ex serbatoi. Sarebbe anche utile chiedersi perché l'Enel fosse già pronto, nel lontano 14 marzo 2011, a presentare il progetto di creazione del bosco in quell'area e dar subito dopo, nel giugno successivo, esecutività allo stesso". Appare, per Giannini, dunque chiaro, cosa dovrebbe fare l'attuale amministrazione: "Agire presto - spiega - affinché la bonifica venga fatta il prima possibile, soltanto dopo dare seguito alla creazione del bosco, poiché farlo ora equivarrebbe a condonare l'area inquinata destinata a verde. Nel mezzo - aggiunge il consigliere di maggioranza - potrebbero esserci Ministero, percorsi legali e altre incognite che, a mio avviso, rendono vane molte polemiche ultimamente sollevate, anche ad arte, da amministratori e non. Parallelamente - conclude Giannini - se esistesse la possibilità ulteriori compensazioni nel territorio da parte dell'Enel, quali altre aree a verde, ben vengano".

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