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ArpaLazio: "inquinamento a Civitavecchia sotto controllo"

Replica al movimento NessunDorma dopo la richiesta di delucidazioni su quelle centraline poste sotto gli alberi e considerate inutili

"Riteniamo di poter garantire una valutazione attendibile e realistica della situazione ambientale del territorio".

Immediata la replica di ArpaLazio a NessunDorma dopo che il movimento ha sollevato alcuni interrogativi sul posizionamento "strano" di alcune centraline che dovrebbero rilevare l'inquinamento in città. Centraline, come spiegato da NessunDorma che sarebbero state posizionate sotto degli alberi che ne alterano, quindi, la rilevazione.

"La scelta di via Lazzaretto - spiegano da ArpaLazio - per la postazione portuale è dettata dall'esigenza di individuare il possibile apporto alla qualità dell'aria a Civitavecchia causato dalle navi nel porto. Vista la dimensione delle navi e la quota delle loro emissioni, il collocamento della postazione all'interno del porto e sulle banchine avrebbe impedito di vedere alcun tipo di contributo. La collocazione attuale è derivata dai risultati di attenti studi di dispersione degli inquinanti in aria e rappresenta uno dei punti in cui c'è la massima probabilità di individuare apporti all'inquinamento di origine navale". Sulla presenza, poi dell'albero, ArpaLazio precisa che "sebbene la sua influenza sulla misurazione degli inquinanti sia nulla, l'Autorità Portuale sta vagliando con l'Assessorato all'Ambiente del Comune di Civitavecchia, la possibilità e opportunità di ricollocarlo in altra sede, così da spazzare ogni perplessità in merito".

Precisazioni di ArpaLazio arrivano anche per quanto riguarda l'altra centralina tirata in ballo dal movimento. Quella di Parco della Resistenza: "Va ricordato - scrivono - che l'Arpa è delegata al controllo della qualità dell'aria regionale, pur rimanendo la Regione Lazio l'autorità competente. Il decreto legislativo 155/2010 e le disposizioni del Ministero dell'Ambiente non consentono spostamenti a piacere dei punti di misura di una rete fissa, che devono essere dichiarati ufficialmente e approvati dal Ministero e dalla Commissione Europea. La postazione in oggetto ha fatto parte da molti anni della rete di monitoraggio laziale e la sua collocazione rispetta le direttive ministeriali secondo cui in una località come Civitavecchia il monitoraggio dovrebbe essere realizzato solo in una postazione collocata in un parco (quindi una postazione di fondo urbano). Pur ribadendo che le misure della centralina non sono influenzate dalla presenza della vegetazione, questa Agenzia, se così sollecitata dal Comune di Civitavecchia può comunque sottoporre la questione alla Regione Lazio, e ipotizzare uno spostamento che, va sottolineato, sarebbe tuttavia soggetto a un lungo iter attraverso Regione, Ministero e Commissione Europea, senza contare i tempi necessari alle autorizzazioni edilizie e agli allacci elettrici e telefonici".

Per concludere, poi, il commissario dell'ArpaLazio, Corrado Carrubba, ricorda che "il Ministero ha accettato con molte difficoltà la collocazione nella rete regionale di altre tre centraline a Civitavecchia, ritenendole del tutto superflue. L'agenzia ha comunque ottenuto dalla Regione l'autorizzazione a procedere nonostante le perplessità ministeriali e l'iter comunale si è protratto per circa 2 anni, arrivando a conclusione anche grazie all'attenzione e al ruolo di stimolo della Procura della Repubblica di Civitavecchia. Conseguentemente all'aggiunta alla rete comunale di queste centraline, posizionate cercando di conciliare le esigenze locali e gli obblighi previsti dalla normativa all'epoca vigente, riteniamo oggi di poter garantire una valutazione attendibile e realistica della situazione ambientale del territorio".

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