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Costa Concordia, Comune e Authority insieme per la demolizione della nave

L'amministrazione comunale e l'Autorità Portuale stanno mettendo in atto piani strategici per l'eventuale ricezione del relitto della Concordia a Civitavecchia

Comune e Autorità Portuale insieme per la demolizione della nave Costa Concordia. Il sindaco Tidei e il presidente dell'Autorità Portuale Pasqualino Monti infatti, dopo le vicende di questi giorni che hanno visto sempre più politici (anche a livello nazionale) prendere le difese del porto civitavecchiese per lo smantellamento della nave affondata nei pressi del Giglio, hanno nuovamente posto all'attenzione delle Istituzioni nazionali la situazione. Tutto tramite una lettera inviata al Presidente del Consiglio e ai Presidenti di Camera e Senato.

A dare sostegno alle tesi del Pincio ci sono anche tutti gli interventi di quei consiglieri regionali, deputati e senatori, oltre alla posizione "anti Piombino" - come la chiamano da palazzo del Pincio - di tre organizzazioni no profit di grande importanza come Mare vivo, il Wwf e Greenpeace, che vedono l'eventuale scelta Civitavecchia decisamente più adeguata e consona rispetto a quella di Piombino che non ha nessuna delle infrastrutture necessarie all'accoglimento della nave. E a tal proposito, Comune e Authority stanno mettendo in atto "piani strategici - prosegue la nota inviata dal Pincio - per l'eventuale ricezione del relitto della Concordia a Civitavecchia. L'Autorità Portuale sta preparando il piano per l'accoglimento della nave mentre sul versante operativo delle aziende si è costituito un consorzio denominato Marine Global Service che sta predisponendo il progetto di fattibilità per la demolizione e lo smaltimento dei materiali, affidato a un importante studio ingegneristico. Appare scontato - proseguono dal Pincio - che qualora fosse accolta la proposta presentata, si darebbe un sollievo importante all'occupazione locale, prevedendo le operazioni di demolizione l'impiego di almeno 200 unità lavorative almeno per due anni. Inoltre, va da se che l'accoglimento della Concordia, sarebbe il viatico per la costruzione di un bacino di carenaggio già presente nei piani del Comune e dell'Autorità Portuale".

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