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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Santa Fermina, successo per il flash mob corale

Il vescovo di Civitavecchia, monsignor Luigi Marrucci parla di una città dove prevale "l'individualismo: sospetti, conflitti, mancanza di confronto pacifico"

Grande successo per il flash mob corale di Santa Fermina. Un quartetto di voci ad intonare Siyahamba al centro della fontana della Marina di Civitavecchia e a poco a poco un seguito di coristi spuntati dalla folla che girava per le bancarelle, questo è accaduto ieri, con sorpresa, durante i festeggiamenti della nostra Patrona. Un flash mob corale ideato dal coro Sol diesis con l'impeccabile partecipazione del coro giovanile Incontrocanto. Ma il pomeriggio musicale non finisce qui. Alle 19.30 i due cori, diretti da Fabrizio Castellani per la Sol diesis e Riccardo Schioppa per Incontrocanto, si sono trasferiti sotto la statua di Garibaldi per dar vita a una vera e propria battaglia a suon di note. La Sol diesis inoltre nei brani pop di ultima uscita come "Somebody that I used to know" e "Some night", ha visto la partecipazione di un beatboxer che, con cassa a tutto volume, ha dato ritmo al coro e al corpo di ballo che dal coro stesso è spuntato. E il presidente della Filarmonica di Civitavecchia Fabrizio Poletti (organizzatore dell'evento) ha parlato di una esperienza "unica e mai vista nella nostra città". "Il nostro intento era quello di portare in piazza delle realtà di giovani così interessanti e culturalmente valide, in un giorno in cui tutta la cittadinanza sarebbe stata riunita per le strade del viale. Sicuramente da riorganizzare".

E se dal lato "divertimento" la festa di Santa Fermina è stata un vero e proprio successo (nonostante i rifiuti che hanno sommerso la Marina, sono stati portati via due camion pieni di rifiuti ndc.) dal punto di vista spirituale a prendere la parola lanciando un messaggio alla cittadinanza tutta è il vescovo di Civitavecchia, monsignor Luigi Marrucci. "La città di Civitavecchia - scrive - come tutte le aree portuali, è una città dalle molte parole, dalle opere sinergiche come il gergo politichese si esprime, ma i sospetti, i conflitti tra persone, tra idee ostacolano spesso il dialogo sereno, il confronto pacifico. Questo accade perché prevale l'individualismo anziché il senso della comunità, manca il dialogo con Dio - la preghiera - per cui il vivere insieme, spesso è una Babele".

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