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Il Martisor si festeggia anche a Civitavecchia

Celebrata lo scorso 1 marzo la tradizionale festa romena che celebra l’arrivo della primavera

Prove d’integrazione a Civitavecchia. Lo scorso 1 marzo si è infatti svolta la tradizionale festa romena del Martisor (Marzolino) che ha visto per la prima volta coinvolte anche le cittadine civitavecchiesi. La festa che celebra l’arrivo della primavera si caratterizza per la distribuzione ad ogni donna di un cordoncino a forma di otto, formato da fili bianchi e rossi cui viene legato un ciondolo portafortuna, accompagnato da mazzi di mimosa.

La ricorrenza celebrata dalla comunità romena ha visto partecipare per la prima volta anche le cittadine di Civitavecchia. Nel segno dell’integrazione, sono stati infatti distribuiti oltre cento mazzolini per le vie del centro, a testimonianza dell’ amicizia e augurando felicità e prosperità per tutto l’anno.

La manifestazione è stata promossa dal delegato all’immigrazione del Comune di Civitavecchia Gheoghita Mititelu, e sponsorizzata dalla comunità romena insieme con il parroco della chiesa Ortodossa Ioan Dimulescu, che durante il suo discorso ha ricordato: “siamo tutti ospiti in questo mondo e vediamo tutti lo stesso cielo, e bene dunque vivere in fratellanza e condividere in armonia costumi e tradizioni”.

Il processo verso una completa integrazione è ancora lungo, e spesso ostacolato dai fatti di cronaca nera che vedono coinvolti cittadini stranieri, ma, come ha sottolineato Giovanni Olimpieri, responsabile organizzativo della manifestazione, “si inizia sempre con piccoli passi, con la speranza di vedere sempre più persone di diversa nazionalità camminare affiancati nel viaggio per un unico fine”.

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