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Lago dei Parenti prosciugato, scoppia la protesta tra i civitavecchiesi

Si chiedono lumi all'assessore all'Ambiente Roberta Galletta: "Il comune ha le mani legate, si tratta di una zona privata"

Addio laghetto dei Parenti. Invani gli sos lanciati già a maggio dai cittadini che pian piano hanno visto sparire l'acqua da quel laghetto conosciuto da tutti. Alla base del "prosciugamento" forzato la riparazione di una valvola.

Ma quell'opera che nei mesi è andata avanti non è affatto piaciuta. Soprattutto per i modi in cui è stata perpetrata. Nessun rispetto, denunciano ad alta voce su Facebook, per la flora e la fauna che da anni popola il laghetto. A partire da quei pesci sepolti vivi dalle ruspe. Anziché essere prelevati e affidati ad un ecosistema che almeno per il momento li avrebbe ospitati. Senza far perdere loro la vita inutilmente e così tragicamente. E invece no. Le ruspe hanno proseguito il loro lavoro e quei pesci sono morti e sepolti.

E subito si invocano e chiedono spiegazioni a chi l'ambiente lo deve tutelare. L'assessore Roberta Galletta. "Siamo con le mani legate - ha detto affranta dalla notizia - ho immediatamente chiesto consulenza ai tecnici del mio Assessorato ma mi hanno risposto che non possiamo fare nulla". Perché? È presto detto. Si tratta di un bacino privato. Sorte come bacino idrico prima e poi negli anni divenuto un vero e proprio lago. Con tanto di flora e fauna. Un lago non censito al Comune. Non di proprietà del Comune. Ma nonostante questo qualcosa forse si poteva fare. "Per lo meno - ha aggiunto Galletta - i proprietari avrebbero potuto informare gli uffici comunali delle loro intenzioni. Così insieme avremmo trovato una soluzione". Ma ormai è troppo tardi. "L'atrocità mostruosa" come la definiscono sul gruppo "Pietro Tidei: ritorna il futuro" si è consumata.

C'è addirittura chi pensa che il prosciugamento del lago dei Parenti abbia a che fare con la realizzazione della megadiscarica: "Prova a studiare in linea d'aria il percorso - suggeriscono - per arrivare al quarto gruppo Enel ...". Supposizioni. Tutte sopposizioni, ma ormai i civitavecchiesi non sanno più cosa pensare. Se non che "privato o no, non pensavo si potesse disporre a proprio piacimento di un luogo di pregio naturalistico, prosciugarlo e uccidere tutto un ecosistema. Proprio come non si possono tagliare alberi anche se sono privati".

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