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Malfunzionamento del Depuratore, l'amministrazione pensa a un sabotaggio

Intanto la procura della Repubblica ha aperto un'indagine per accertamenti e verifiche sul depuratore e chiarine le cause del malfunzionamento

Ha smesso di funzionare a dovere il depuratore di Fiumaretta. E tutti lo hanno potuto constatare da quella chiazza densa in mare dall'odoro nauseabondo.

A causare il "danno" da quanto si è potuto apprendere, la presenza di idrocarburi, sversati nel sistema fognario in quantità tale da aver mandato in tilt l'intero sistema di depurazione dell'acqua.

Dalla relazione consegnata al Pincio dalla società che ha in gestione la manutenzione e il funzionamento dell'impianto, si evince che l'episodio non è isolato. Già il 18 aprile il depuratore aveva smesso di funzionare correttamente a causa dello sversamento di idrocarburi. Anche in quell'occasione il ciclo di depurazione andò in tilt e la ditta iniziò le manovre di ripristino immettendo all'interno dell'impianto fanghi attivi. Operazione conclusa con successo il 29 giugno.

E a tre giorni di distanza ecco che il problema si ripresenta. È il 2 luglio e all'interno del sistema di depurazione torna la presenza di idrocarburi. Una tempestica "sospetta" per l'amministrazione comunale che parla addirittura di sabotaggio ricollegando l'episodio legato al depuratore, "all'improvviso svuotamento del lago dei Parenti". "Qualcuno vuole sabotare l'ambiente" sospettano infatti da palazzo del Pincio, tanto che si sono rivolti alla Procura denunciando il danno ambientale.

E proprio la Procura ha dato disposizione alla Capitaneria di Porto di avviare una serie di controlli e accertamenti sul depuratore per chiarirne le cause del malfunzionamento.

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