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Riapre l'ex caserma De Carolis

L'arrivo di 160 richiedenti asilo di cittadinanza bengalese, da ospitare in via temporanea, è previsto per domani

È previsto nelle prime ore di domani l’arrivo di circa 160 cittadini bengalesi, provenienti dal Centro d’Accoglienza per Richiedenti Asilo (Cara) di Caltanissetta. Si tratta di persone provenienti dalla Libia, dove lavoravano come immigrati presso aziende straniere, tutte travolte dal conflitto civile in atto nel paese nordafricano, che hanno quindi dovuto affrontare, per sfuggire dalla guerra e dopo aver perso tutto, la traversata verso l’Italia.
Gli immigrati, che hanno tutti già espletato la richiesta di protezione internazionale presso la Questura di Caltanissetta, saranno ospitati dalla ex Caserma “De Carolis”, all’interno di un’ala del complesso che è stata adeguatamente preparata. I bengalesi in arrivo a Civitavecchia sono tutti uomini, di età piuttosto giovane. Resteranno sul territorio in via provvisoria, in attesa cioè di essere affidati ad un altro Cara.
Già sul posto per coordinare gli interventi, su disposizione del Sindaco Gianni Moscherini, c’è l’Assessore con delega alla Protezione Civile, Andrea Pierfederici. “Abbiamo ricevuto dalla Regione Lazio, che è il soggetto attuatore dell’operazione, la richiesta ad ospitare temporaneamente i migranti e ci siamo resi disponibili, anche in virtù del fatto che la precedente operazione, ben più complessa, messa in piedi per l’ospitalità dei tunisini è riuscita positivamente, mettendo in luce l’ottima sinergia tra il Comune, le istituzioni governative, gli enti di volontariato e le imprese locali. La Regione – continua Pierfederici - ha incaricato della gestione della De Carolis la Protezione Civile: l’Amministrazione, come già avvenuto nelle tre settimane di aprile durante le quali la ex Caserma è stata aperta, si occuperà della parte logistica e del funzionamento della struttura mentre la cooperativa sociale Domus Caritatis fornirà tutto il supporto di natura legale, sanitaria e psicologica agli ospiti”.
“Ancora una volta Civitavecchia è pronta ad accogliere – spiega la delegata alla Cooperazione, Claudia Pescatori – e lo fa in questo caso con persone che hanno chiesto lo status di rifugiati. Ciò significa che l’ospitalità temporanea che Civitavecchia offrirà loro, in transazione e cioè in attesa dell’assegnazione definitiva, avrà un carattere completamente diverso da quella fornita ai cittadini tunisini”.
 

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