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Rientra l'emergenza idrica, torna l'acqua nei rubinetti dei civitavecchiesi

Per riparare il guasto alla condotta di Hcs sono serviti tre giorni di duro lavoro. A breve l'amministrazione dovrà fare i conti anche con l'arsenico presente a Medio Tirreno

Emergenza idrica rientrata. Da questa mattina tutte le case dei civitavecchiesi hanno l'acqua. Il disservizio era stato causato dal cedimento di una condatta Hcs, dopo che in zona Cecchignola a causa del maltempo, era franato il terreno.

Operazione difficile, quella di riparazione della condotta, spiegano dall'assessorato ai Lavori Pubblici guidato da Mirko Mecozzi, a causa delle piogge di questi giorni e del sito in cui si è dovuti intervenire: in aperta campagna.

E se da una parte l'assessore ai Lavori Pubblici Mecozzi, ha dichiarato che sono stati pochi i disservizi registrati, grazie all'approvvigionamento proveniente dall'Oriolo e alle manovre effettuate con Acea, dall'altro lo stesso forse non direbbero quei civitavecchiesi, soprattutto residenti a San Liborio, che almeno fino a sabato erano costretti a careggiare acqua da usare poi a uso domestico. Disagio ancora maggiore se in casa risiedevano bambini, anziani e disabili. Speriamo che almeno per un po' ora i civitavecchiesi non debbano soffrire l'assenza d'acqua. E che questa non risulti ancora una volta, proprio a causa delle piogge, non potabile. Il rischio che si potrebbe correre è che le piogge smuovano ancora una volta i fanghi e i detriti presenti al bacino di Monte Augiano aumentando eccessivamente la presenza di colibatteri. Bacino dove in questo momento i tecnici del Comune e di Hcs dovrebbero essere impegnati in operazioni di ripristino dei filtri a sabbia e a carboni attivi che impediscano la non potabilità dell'acqua.

E a partire dal 1 gennaio 2013 il problema sarà anche un altro. L'arsenico. Momentaneamnte infatti se Civitavecchia non è rimasta a secco lo si deve anche alle proroghe della Regione sui limiti consentiti di arsenico nell'acqua. Proroghe che il 31 dicembre 2012 verranno a cadere. E al momento sembra impensabile che l'Unione Europa approvi una nuova proroga a tal proposito. A fornire acqua "all'arsenico" è Medio Tirreno. Per abbassarne i livelli, come spiegato dal sindaco Tidei durante il sopralluogo al bacino di Monte Augianio e come spiegato anche dal delegato al servizio idrico Roberto Bonomi, sarebbe necessario dotarsi di un impianto di dearsenificazione. Ma per farlo occorre circa un milione di euro. Denaro al momento non in possesso dei comuni che dovrebbero finanziare l'intervento (Civitavecchia e Tarquinia).

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