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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Polo Termale, oltre Civitavecchia coinvolto anche il Comprensorio

Acanthus: "Un nuovo polo turistico per mettere a sistema le eccellenze turistiche dell'Alto Lazio". La proposta mira a creare un ponte ideale tra le più importanti realtà del territorio

Mettere a sistema grazie a una inedita sinergia le eccellenze turistiche, archeologiche ed enogastronomiche dell'Alto Lazio per fare di Acanthus, il polo termale che sorgerà a Civitavecchia, il fulcro di un polo turistico innovativo e attrattivo e che sia competitivo rispetto a quello della Toscana.

È questo il progetto proposto da Giuseppe Sarnella, presidente di Acanthus Spa per fondere in un'unica realtà le peculiarità dell'Alto Lazio e introdurre un'offerta turistica integrata e di prestigio per i territori di Civitavecchia, Tolfa, Allumiere, Cerveteri, Tarquinia, Ladispoli e Santa Marinella.

"L'Alto Lazio - spiega Sarnella - è un territorio ricco di attrattiva e da sempre riconosciuto come uno dei luoghi a più alta concentrazione di siti archeologici d'Italia. Realizzare un ponte ideale tra le più importanti realtà di questo territorio contribuirà a prolungare e arricchire l'esperienza turistica dei vistatori, italiani e internazionali, oltre che ritagliare per questo territorio un ruolo centrale nell'offerta socio-culturale del nostro paese".

Fulcro del nuovo Polo Turistico dell'Alto Lazio sarà proprio Civitavecchia, che grazie alla proficua sinergia tra Comune e Acanthus, è già all'opera per riqualificare i siti archeologici delle Terme di Traiano e dei Bagni di Ficoncella. I 250 ettari di territorio che abbracciano le antiche fonti termali, dalle caratteristiche organolettiche uniche al mondo, offriranno un connubio di benessere, svago e sviluppo archeologico.

Accanto ad Acanthus, l'offerta turistica includerà il territorio di Tarquinia, con l'enorme valenza storica dei numerosi siti etruschi e della necropoli di Montarozzi (incoronata dall'Unesco e universalmente considerata come la più importante di tutto il mediterraneo) e le strutture balneari e alberghiere d'eccellenza di Tarquinia Lido. Ma anche Cerveteri, nota per le necropoli etrusche del Sorbo e della Banditaccia (anch'essa dichiarata nel 2004 dall'Unesco, assieme a quella di Tarquinia, patrimonio mondiale dell'umanità) e il comune di Tolfa con le suggestive caratteristiche naturalistiche del Parco Naturale dei Monti della Tolfa, che dà le origini al cavallo tolfetano, e con la tradizione della lavorazione artigianale della "catana", borsa simbolo tra gli studenti italiani negli anni settanta.

A completare l'offerta turistica Allumiere, con i suoi "asini allumieraschi" diventati recentemente un prodotto doc, Ladispoli dove sorgeva la città etrusca di Caere con il santuario di Pyrgi e il fondamentale porto etrusco di Alsium e Santa Marinella.

"Le potenzialità di questo territorio sono enormi e solo in parte sfruttate e usate, questo perché ogni attore oggi ha lavorato e si è promosso in solitaria, unendo le forze e iniziando a promuovere all'unisono questo territorio - ha concluso Sarnella - possiamo diventare attraenti e virtuosi, come le colline toscane, il naturale centro di questo polo turistico sarebbe Acanthus".

 

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