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Acqua, affidamento ad Acea? Sel, se ne parli in Consiglio comunale

Dal partito interno alla maggioranza parlano di "una fuga in avanti" da parte del sindaco Tidei e di "uno sgradevole elemento di turbativa"

Un consiglio comunale aperto per "ribadire ancora una volta il risultato referendario e soprattutto chiarire definitivamente le vere posizioni in campo". Questa volta la richiesta non arriva dai partiti di opposizione ma Sinistra ecologia e libertà. Uno dei partiti, insomma, che tiene la maggioranza del sindaco Tidei. E la richiesta sembra più che giustificata alla luce delle dichiarazioni del primo cittadino la scorsa settimana in merito all'affidamento della rete idrica del nuovo Mignone e dell'Oriolo ad Acea. Una manovra che per Sel nasconde dei lati oscuri. Fini politici e non pratici e risolutivi del problema idrico cittadino.  Partito politico, quello di Sinistra ecologia e libertà, che bacchetta l'annuncio del primo cittadino, definendolo "una fuga in avanti" e "uno sgradevole elemento di turbativa" considerando che la maggioranza, o almeno Sel, non era stata informata di ciò.

"Questa ennesima fuga in avanti ci coglio di sorpresa - tuonano - essendo in atto nella maggioranza una discussione sul tema e pertanto costituisce uno sgradevole elemento di turbativa, a meno che non nasconda nelle intenzioni qualcosa di diverso: è strano che in piena campagna elettorale si getti in campo l'argomento acqua pubblica, notoriamente caro al nostro partito, mentre si stanno effettuando strane manovre di cambi di casacca e voci sempre più insistenti ci vedrebbero già fuori da questa maggioranza". Motivo per cui l'affidamento ad Acea del servizio idrico sembra più "una strategia politica" che "la soluzione".

E dal partito del vicesindaco Enrico Luciani e dell'assessore Sergio Serpente (per non parlare dei tre consiglieri di Sel in maggioranza) polemizzano anche sulla convocazione della maggioranza. "Convocazione che, come al solito apprendiamo dai giornali" e che "pone all'ordine del giorno i due temi caldi del momento, acqua e Hcs, come se fossero legati da un filo logico. Anche qui - avvertono - chi pensa che l'acqua pubblica possa essere merce di scambio si sbaglia, su ogni argomento occorre stare al merito, seguendo le direttrici del programma di coalizione, che sull'acqua è chiarissimo, perché si basa sul risultato referendario, che ha visto anche 20 mila cittadini di Civitavecchia votare compatti contro ogni tipo di privatizzazione: deluderli equivarrebbe a un tradimento". Dichiarazione, quest'ultima, che lascia intendere come dal partito di maggioranza poco credono alle parole del Sindaco che nei giorni scorsi, all'annuncio di una possibile gestione del servizio da parte di Acea, aveva comunque assicurato che il servizio sarebbe rimasto pubblico. Dato che Acea nella sua offerta aveva però dato la possibilità al Comune di continuare ad incassare i proventi delle bollette. Ma affinché ogni dubbio sia definitivamente sciolto, da Sel hanno già presentato la richiesta di un Consiglio Comunale aperto "sulla questione idrica. Riteniamo - concludono - che un dibattito pubblico possa ribadire ancora una volta il risultato referendario e soprattutto possa chiarire definitivamente le vere posizioni in campo".

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