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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Civitavecchia. Anna Maria Gagliano, si aspetta il risultato dell'autopsia

Malgrado si sia svolta questa mattina all'obitorio del Verano, e si aspettino ancora i risultati, l'autopsia sul corpo della 53enne sembra essere una formalità. La procura avvalora l'ipotesi del suicidio

Si aspetta il responso dall'obitorio del Verano, dell'autopsia svolta questa mattina sul corpo della 53enne Anna Maria Gagliano, donna scomparsa il 30 settembre scorso e ritrovata morta martedì 11 ottobre, in un fosso profondo 2 metri circa nella zona di Borgata Aurelia, sotto il viadotto della bretella che conduce dal porto all'A12.

Si tratta di un campo di sterpaglie nei pressi del supercarcere di Civitavecchia, così difficoltosa da raggiungere per i soccorritori, che hanno dovuto usufruire di decespugliatori per arrivare al corpo di Anna Maria. Ad accorgersi del corpo della donna, il figlio di un proprietario di una delle ville della zona, richiamato dall'odore paticolarmente acre. Edmondo de Gregorio, sostituto procuratore, ha affidato l'incarico dell'esame autoptico al medico legale Guido Maria De Mari, soprattutto per chiarire il giorno del decesso.

Un esame che tuttavia sembra più essere una formalità, visti tutti gli elementi disponibili per l'indagine: infatti la donna è stata trovata con indosso gli abiti con i quali era stata vista uscire di casa, ovvero pantaloni rossi e maglietta nera e la sua borsa con tutti gli effetti personali era ancora lì. Quindi l'ipotesi più accreditata della procura e degli inquirenti sembra essere quella del suicidio, data anche la prova del biglietto che Anna Maria aveva scritto prima di scomparire di casa. Al massimo venerdì il suo corpo potrà essere riconsegnato alla famiglia, che la saluterà per l'ultima volta. Intanto un cordoglio di parenti, amici e conoscenti si stringe intorno al marito e ai due figli della donna.

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