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Civitavecchia Civitavecchia / Via P. Guglielmotti

Tia: il consiglio approva l'adeguamento. Si pagheranno 60 euro in più

La massima assise cittadina ha approvato l'adeguamento della tariffa rifiuti per l'esercizio finanziario 2011. Salvi gli stipendi dei dipendenti di Hcs. Si può pagare in 3 rate

Nuova "stangata" per i civitavecchiesi. Passa in consiglio comunale l'adeguamento della tariffa sui rifiuti per l'esercizio finanziario 2011. Una buona notizia per i dipendenti di Hcs che non trascorreranno il Natale in bianco. Meno per i civitavecchiesi che per colpa di chi in questi anni ha evaso le tasse, ora si trova a dover sborsare altre 60 euro per la Tia, oltre a quanto già versato nelle casse del Comune fino ad oggi.

A mancare all'appello, tra crediti non esigibili e tributi non riscossi, sono circa 5 milioni di euro. Di questi, una buona fetta appartiene ai commercianti locali (4,3 milioni di euro). Più diligenti le famiglie civitavecchiesi. A "causa" loro mancherebbe all'appello solo un milione di euro.

Non sono mancate le critiche da parte dell'opposizione che già nei giorni scorsi aveva ampiamente criticato il provvedimento chiedendo all'amministrazione di effettuare un finanziamento soci, anziché un'anticipazione di cassa. Come proposto, ad esempio, dal consigliere del gruppo misto Dimitri Vitali. "Non si può fare" ha però tuonato il delegato alle partecipate Emiliano Santori che ha spiegato come questo ora sia "l'unico modo per svincolare dei fondi destinati ad altro uso, presenti già nelle casse del comune ma che senza questa delibera che giustifichi il cambio d'uso non potrebbero altrimenti essere usati per il pagamento degli stipendi dei dipendenti". Denaro che ora si conta di veder tornare indietro con il pagamento di quelle 60 euro chieste ai cittadini. Anche se Vitali pone la domanda: "E se non tutti i cittadini pagassero?". A chiedersi invece che fine abbiano fatto i soldi versati dall'Enel, 3 milioni di euro circa, per il pagamento anticipato dell'Imu è il consigliere Daniele Perello, che punta i riflettori anche sul saldo Imu che in questi giorni i civitavecchiesi stanno versando nelle casse del Comune.

A tornare indietro sulla propria posizione è stata Sinistra ecologia e libertà. Dal partito hanno infatti deciso di approvare quest'ultimo provvedimento "ragionieristico" presentato dalla Giunta, a patto che fosse prima votato l'ordine del giorno presentato in cui si chiedono delle garanzie. Tra queste c'è la possibilità di dividere in 3 rate bimestrali la Tia straordinaria chiesta ai cittadini, di stanziare circa 50 mila euro per le famiglie disagiate, rimborsare la somma sborsata ai civitavecchiesi non appena sarà possibile, chiedere all'Ater di inserire nel canone d'affitto la Tia a quanti lo richiedono. Stessa cosa per quanto riguarda invece gli immobili di proprietà del Comune. Con l'unica differenza che per gli affittuari di questi appartamenti sarà obbligatorio pagare la Tia all'interno del canone d'affitto. E ancora: la costituzione di un ufficio antievasione ad hoc che si occupi anche di riscuotere i crediti non esigibili. E una richiesta arriva anche sull'Imu: si chiede all'amministrazione di impegnarsi ad abbassare almeno di un punto l'aliquota sulla prima casa già a partire dal prossimo anno. Ma senza la riscossione dell'Imu pagato da Italcementi, Enel e Tirreno Power (come stabilito dall'emendamento approvato dal governo) questa possibilità è molto remota. Come spiegato dallo stesso sindaco Tidei: "Ci aspetta un anno di lacrime e sangue senza quegli 8 milioni di euro circa".

Alla fine, alle 12.50 circa (appena in tempo per salvare gli stipendi dei dipendenti di Hcs) l'adeguamento è stato approvato. Ai 14 voti della favorevoli della maggioranza c'è stato anche quello del consigliere della Rete dei cittadini Andrea Pierfederici.

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