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Vigilantes a Città Pulita, Petrelli: "una soluzione non convicente"

L'esponente Idv bacchetta anche i cittadini: "Quando il senso civico scarseggia, un'amministrazione seria provvede anche l'irrogazione di sanzioni amministrative"

Operai di Città Pulita sotto lo stretto controllo dei vigilantes? "L'idea non è convincente, né vincente". A pensarlo è l'esponente Idv Vittorio Petrelli. E spiega le sue ragioni, a partire da costi aggiuntivi che i contribuenti dovrebbero accollarsi. E poi, si chiede: "Trovandosi di fronte a episodi di chiara inoperosità, i vigilantes come dovrebbero comportarsi?".

Petrelli spiega poi quali sono le misure adottate in altre aziende, dove sono i "capi area" a provvedere "al controllo dell'efficienza delle squadre di pulizia". E nel caso di Città Pulita, ricorda che i capi-area in questione si chiamano "preposti" che "da contratto sono obbligati a controllare che gli operai svolgano le mansioni per cui sono stati assunti. In pratica - spiega l'esponente di Italia dei valori - i preposti sono già pagati per fare il lavoro che dovrebbero fare i vigilantes".

Dunque, per vedere la città pulita, i parchi non più nel degrado e operai che al mattino quando timbrano il cartellino fino al termine delle ore di servizio, lavorare realmente, si deve assicurare alla municipalizzata "un manager competente ed esperto, preferibilmente con esperienza nel settore, una figura di cui avevamo già richiamato la necessità durante la campagna elettorale: un soggetto capace, scelto per le sue attitudini e non per la tessera del partito". E con queste affermazioni è chiaro che Petrelli mette in discussione le capacità e la competenza dell'attuale amministratore unico di Città Pulita, Gino Ciogli (ex sindaco di Ladispoli e Cerveteri e facente parte del Partito democratico). "Lo stesso manager - aggiunge Petrelli - deve dimostrarsi in grado di gestire una situazione complessa e conflittuale. Bisogna ripartire da zero, affidando compiti precisi alle squadre, assegnandole a specifiche zone. Inoltre - prosegue - bisogna dotare le squadre degli ausili adeguati".

Per quanto riguarda poi i parchi l'esponente Idv ricorda che "esiste apposito personale. Se i parchi continuano ad essere sporchi, come viene segnalato da tempo anche dall'utenza, ci sono le motivazioni per prendere i provvedimenti del caso".

Ma a dover collaborare e lavorare per il mantenimento del decoro urbano, non sono solo certamente gli operai di Città Pulita. "Anche i cittadini - prosegue Petrelli - devono contribuire. Quando il senso civico scarseggia, un'amministrazione seria provvede anche l'irrogazione di sanzioni amministrative. Ad oggi, il corpo dei Vigili urbani è scarsamente coinvolto nel controllo del rispetto del decoro urbano. Non sono stata mai comminate multe a chi sporca o a chi non conferisce correttamente i rifiuti (ad esempio, abbandonando i sacchetti fuori dal cassonetto)". E chiede a Ciogli di pretendere "la collaborazione dei Vigili".

E concludono: "Ben vengano le maniere forti", ma al tempo stesso "tutti, proprio tutti devono essere coinvolti nella soluzione del problema".

 

 

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