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Consiglio Comunale fiume alla Pucci

Discussi gli indirizzi generali di governo presentati dal sindaco Pietro Tidei durante la prima assise cittadina. Toni pacati tra maggioranza e opposizione

Un fiume in piena il Consiglio comunale di oggi alla Pucci per la discussione degli indirizzi generali di governo del sindaco Tidei. Toni distesi tra maggioranza e opposizione anche se non sono mancati i commenti animati e concitati da parte della platea anche oggi presente all’aula consiliare.

“Siamo favorevoli alla collaborazione tra maggioranza e opposizione” ha esordito l’ex sindaco di Civitavecchia Gianni Moscheini. “È evidente – ha proseguito – che non si può pensare ad un buon svolgimento del lavoro consiliare se tra maggioranza e opposizione non c’è accordo. Ma dopo aver letto gli indirizzi di governo mi devo ricredere”. E Moscherini inizia l’elenco di quanto impresso su quel programma che non ha ben digerito. “Si dice no al Terminal Asia, al Marina Yachting, alle Terme, alla ristrutturazione del centro, alla Marina, a Piazza Calamatta, Lungoporto Gramsci e al porticciolo alla Frasca”. Ma si dice sì, al bacino di carenaggio e alla zona franco umanitaria. Irrealizzabili per Moscherini senza la realizzazione del Terminal Asia.

Sotto i riflettori anche l’acqua. Tema caldo di questi giorni a causa dell’emanazione di un’ordinanza di non potabilità da parte del sindaco Pietro Tidei. Acqua ancora pubblica da affidare alle cure di Acea Ato 2 “anzi consiglieri a Tidei e alla maggioranza – ha detto il consigliere Pdl Dimitri Vitali - di procedere al passaggio prima della sentenza del Tar che sicuramente obbligherà il Comune ad affidare il servizio idrico ad Acea. Dopo non ci sarebbe più possibilità da parte del Comune di poter contrattare con l’azienda”. Suggerimenti a cui la maggioranza ha replicato con l’illustrazione di quanto fatto da chi l’ha preceduta. A cominciare da “quei cinque anni di Enel e di riconversione a carbone” (approvati anche dal Partito democratico all’epoca, come ha sottolineato il consigliere Enrico Zappacosta).

Né poteva mancare una parentesi sul bilancio in rosso contro cui lotta l’attuale amministrazione di centrosinistra. “I numeri che abbiamo trovato noi – ha detto il vicesindaco Enrico Luciani – sono gli stessi che ha lasciato chi pensava di tornare al governo di questa città. E allora mi chiedo qual’era il piano B? Quale pezzo della città avreste venduto?”. E ipotizza qualche accordo per far approdare a Santa Lucia la discarica di Roma, fortemente contestata in questi giorni. E ipotesi rigettata con forza dalla minoranza.
 

Polemiche anche sulla Cittadella della Musica e sul “licenziamento” dell’ormai ex direttore artistico Maria Letizia Beneduce. “La maggioranza dice di voler rispettare la competenza, ma siamo tornati a 30 anni, dove conta la tessera di partito – ha tuonato Moscherini – Si vuol far diventrare la Cittadella della Musica la Cittadella delle arti e mestieri che noi volevamo al villaggio del Fanciullo”. E Moscherini paragona la Cittadella, per importanza e livello qualitativo, al teatro Traiano rimasto, per quanto riguarda la direzione artistica a Pino Quartullo. “Pensare di farla diventare una struttura dove prevale il tessuto anziché il violino, mi fa ridere”. Cittadella della Musica, a detta del Sindaco, che ha dovuto chiudere i battenti il 4 maggio a causa di alcune irregolarità, come l’assenza delle vie di fuga. Dichiarazioni smentite dalla stessa ex direttrice artistica Beneduce, che dalla platea ha fatto sentire la sua voce. llustrate, infine, anche delle diapositive sulla situazione economica del Comune e delle partecipate, durante la cui proiezione Tidei ha colto l’occasione per chiedere ufficialmente al supermanager Lombardi le sue dimissioni.

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