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Civitavecchia. Mense: "Più fasce Isee e buono pasto per far pagare sono chi consuma"

Il segretario del Pd Patrizio De Felici critica le scelte del Sindaco sulle fasce Isee per il servizio mense scolastiche

Le recenti affermazioni del Sindaco sul caro-mensa mostrano ancora una volta la distanza siderale che separa questa pseudo Amministrazione dalla vita reale dei cittadini. Dire, come fa il Sindaco, che triplicare il costo della mensa per i redditi di media fascia è un’azione equa lascia quantomeno stupefatti. In queste dichiarazioni c’è un misto di autoritarismo, arroganza e incompetenza che somiglia molto a quanto avviene a livello nazionale con la manovra finanziaria del Governo. L’Amministrazione comunale dovrebbe spiegare ai genitori cosa c’è di equo nel far pagare la mensa scolastica anche quando si è assenti. Così come dovrebbe spiegare come mai chi ha un isee di 30.000 € l’anno pagherà una retta uguale a chi ha un isee di 50.000 €. E dovrebbe pure dire quali sono i vantaggi di questi aumenti. In altri Comuni si paga di meno, i bambini possono consumare cibi etnici e scegliere tra prodotti biologici. Qui invece si aumentano indiscriminatamente le rette e la qualità del cibo rimane la stessa. Il Sindaco dovrebbe spiegare cosa c’è di equo nel far pagare ad un bambino di tre anni un pasto 6.17 €.

Il Sindaco afferma poi che con il nuovo bando sulle mense si  combatte l’evasione. In quattro anni l’attuale questa Giunta non ha mosso un dito per contrastare tale degenerazione e a pochi mesi dalla sua cacciata da Palazzo del Pincio viene a fare la morale ai cittadini. E mentre il lupo si traveste da agnello a  pagare sono sempre gli stessi: i lavoratori dipendenti, gli unici il cui reddito sia accertabile, gli unici che pagano le tasse, gli unici su cui ricade il dilettantismo del Sindaco e della sua Giunta. A causa delle nuove rette una coppia che lavora si troverà a versare un’intera tredicesima per pagare la mensa scolastica per i propri figli. Il che è assai improbabile. E per questo motivo i cittadini si stanno organizzando. Su facebook è nato un profilo contro il caro-mensa che conta già 200 iscritti e molte famiglie si stanno organizzando collettivamente per evitare questa ennesima tassa. E a proposito di tasse chiediamo che siano resi pubblici i nomi degli esentati dal pagamento della retta così come le relative graduatorie. Siamo stanchi di vedere evasori fiscali usufruire di agevolazioni per l’utilizzo di servizi pubblici.

Il PD è favorevole alla distribuzione proporzionale dei costi della mensa in base al reddito e per questo motivo ha proposto di istituire un numero maggiore di fasce ISEE e di prevedere il buono-pasto permettendo così di pagare solo se si consuma. Come sempre l’Amministrazione è stata sorda alle nostre richieste. Richieste che non ci siamo inventati ma che abbiamo raccolto da una cittadinanza stanca di vedere i propri soldi spesi per rotatorie milionarie e vessata da continui balzelli. Se si pensa poi che i genitori dovranno recarsi di persona all’Ufficio protocollo del Comune per iscrivere i propri figli alla mensa (mentre questa operazione potrebbe essere svolta per via telematica) perdendo così una giornata di lavoro si comprende la pochezza e l’indifferenza degli inquilini del Pincio verso la cittadinanza. Per fortuna le elezioni si avvicinano e saranno gli stessi cittadini a mandare a casa il Sindaco e la sua Giunta.

 

Patrizio De Felici - Segretario Partito Democratico

 

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