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Centrale Enel, primo soccorso e dipendenti in protesta: la SMA replica ai lavoratori

Licenziati della ditta che ha perso la gara d'appalto i dipendenti sostengono di aver ricevuto proposte di assunzione (previa apertura di partita iva) dalla società subentrata, la SMA. La replica: "Tutto falso, valuteremo le vie legali"

In merito alle proteste dei dipendenti della vecchia ditta del servizio di Pronto Soccorso all'interno della centrale Enel di Civitavecchia arriva la risposta da parte della Sma. A parlare a RomaToday è Sergio Tiberti, procuratore della società: “Non c’è stato mai nulla del genere – afferma Tiberti – semplicemente i dipendenti della vecchia ditta ci hanno contattato, e siccome siamo persone gentili ci siamo resi disponibile ad ascoltare le loro richieste fissando loro un appuntamento. Figuriamoci se facciamo una proposta di lavoro al telefono per giunta chiedendo di aprire la partita Iva. Questi soggetti hanno invece preferito dichiarare cose false e diffamatorie, e stiamo valutando quali azioni intraprendere nei confronti di chi ha fatto tali dichiarazioni mendaci”.

“ È altrettanto falso – continua Tiberti – che ci sarebbe un periodo di ‘vacatio’, durante il quale il servizio di pronto soccorso non è garantito. Abbiamo già preso regolarmente servizio presso l’Enel con il nostro personale, e non abbiamo bisogno di ulteriori collaboratori”. “Peraltro – conclude il procuratore della Sma – la nostra è una società che opera in più di 40 paesi, è capitato anche a noi perdere qualche gara, ma non abbiamo mai fatto queste sceneggiate, cercando di reimpiegare i nostri lavoratori altrove. Forse i dipendenti in protesta dovrebbero arrabbiarsi con la loro società visto che per svolgere quel servizio veniva pagata profumatamente”. 

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