Enel, niente ambulanza e pronto soccorso. Infermieri e autisti in protesta

Da domani niente primo soccorso interno alla centrale Enel. A denunciare l'accaduto le infermiere e gli autisti dell'ambulanza che di punto in bianco all'ora di pranzo hanno ricevuto la notizia. Si cambia ditta e lavoratori a casa. Questa in sintesi la situazione.

Secondo quanto raccontato dai dipendenti, oggi fuori dai cancelli della centrale, brandendo il cartello "ragazzi attenti a non farvi male da domani niente pronto soccorso", una nuova ditta, romana, si sarebbe aggiudicato l'appalto per la gestione dell'ambulanza e quindi del pronto soccorso all'interno della centrale Enel. Ditta che avrebbe fatto sapere, contattata dai lavoratori, di volersi servire dei propri autisti. Storia diversa invece per le infermiere. Sempre la ditta avrebbe annunciato che sarebbe disposta a mantenere il personale ad oggi già presente all'interno della centrale ma previa apertura della Partita Iva.

E se da una parte le organizzazioni sindacali hanno chiesto oggi al sindaco Pietro Tidei di aprire immediatamente il confronto con Enel affinché vengano inserite delle clausole nelle gare d'appalto in cui si tuteli il personale, dall'altra parte dalla centrale replicano: "Il servizio di pronto soccorso all'interno della centrale è del tutto accessorio. Siamo stati noi a volerlo inserire perché teniamo alla sicurezza e alla salute dei nostri dipendenti. È chiaro - aggiungono - che nel momento in cui una nuova ditta si aggiudica l'appalto c'è un periodo di vacatio". Che non va assolutamente inteso come una inottemperanza della centrale del rispetto delle norme di sicurezza. Trattandosi appunto di un servizio accessorio. Qualora qualcuno, gli scongiuri sono d'obbligo, si dovesse fare male, si ricorrerebbe al metodo utilizzato in tutte le altre centrali. La chiamata al 118.

La società che ha vinto il nuovo bando smentisce le parole dei lavoratori.