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Ferrovie: sulla Fr5 è guerra tra comitati dei pendolari

Uno contro l'altro il Comitato pendolari Litoranea Roma Nord di cui fanno parte Caravani e Crisostomi e il Gruppo autonomo pendolari che li ha "ripudiati"

Il Coordinamento pendolari Fr5 "ripudia" il delegato ai pendolari Amedeo Caravani e il rappresentante del Comitato Pendolari Litoranea Roma Nord. E viceversa. Il Comitato disconosce questo "fantomatico" coordinamento che "non ha nemmeno il coraggio di firmarsi". Al contrario del delegato Caravani e del rappresentante Crisostomi che "c'hanno messo la faccia".

Una guerra tra pendolari insomma. Dopo da una parte Crisostomi li invita ad iscriversi al Comitato così da poter prendere parte alle democratiche elezioni del direttivo che si terranno nel 2013. Ma dall'altra parte, il coordinamento, che in realtà un nome ce l'ha (Gruppo autonomo pendolari), rifiuta l'invito e ribadisce la sua avversione per i due esponenti dei pendolari Fr5.

"L'unica cosa che dicono è che loro ci hanno messo la faccia per anni. Embé? Questo metterci la faccia quali miglioramenti - si chiedono - ha portato alla vita dei pendolari? Nessuno. Sono anni che il prezzo del biglietto aumenta e il servizio peggiora sino a raggiungere i livelli inqualificabili di questa estate. E allora la faccia in bella mostra a chi ha giovato? Non certo ai pendolari di Civitavecchia, forse a loro stessi".

E dal Gruppo autonomo pendolari (Gap) rigettano qualsiasi tipo di etichetta politica che dal Comitato volevano affibbiargli. "Tacciare noi del Gap per persone che vogliono fare politica sulla pelle dei pendolari è quantomeno calunnioso, forviante e menzognero. Non a caso vogliamo ricordare a tutti i pendolari, compreso Roberto Oertel, presidente del comitato pendolari dell'intera tratta Fr5, critico nei nostri confronti per aver osato dire la verito sui due rappresentanti civitavecchiesi, che Caravani ha avuto un ruolo politico nell'attuale amministrazione comunale come delegato del sindaco al pendolarismo, il secondo Crisostomi ha incassato una bella candidatura alle passate elezioni nella lista Tidei. I loro meriti per cotanta attenzione da parte dei politici nostrani?".

"La verità - concludono - è una soltanto. Quando c'è da metterci davvero la faccia il delegato Caravani non lo si vede. Lo ricordiamo ad esempio il 31 maggio dello scorso anno, quando i pendolari esasperati dall'ennesimo disservizio di Trenitalia hanno osato ribellarsi a Ladispoli innescando una protesta spontanea. Caravani presente e con il coraggio che lo ha sempre contraddistinto, ha provveduto a nascondere la faccia dandosela a gambe levate mentre i pendolari veri, quelli che viaggiano sui regionali, si beccavano le denunce".

 

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