Entro il 30 ottobre il bilancio 2011 di Hcs sarà portato in Tribunale. A ribadirlo è stato il sindaco Pietro Tidei.

Insieme al bilancio sono attesi per quella data provvedimenti a carico del management ritenuto responsabile dell'attuale fase di dissesto societario e di un debito da capogiro: 24,4 milioni secchi e un patrimonio netto negativo di 5,4 milioni (al 31 dicembre 2011) - spiegano in una nota inviata da palazzo del Pincio - e certificati al di là di ogni ragionevole dubbio da Deloitte, multinazionale della consulenza aziendale che scrive: "Conclusivamente emerge che per tutte le società del Gruppo Hcs sussiste un forte squilibrio strutturale in termini di costi e un costante e progressivo deterioramento delle condizioni economiche e patrimoniali delle medesime. In assenza di interventi immediati finalizzati a ridimensionare sensibilmente i costi operativi del Gruppo Hcs - prosegue Deloitte - quasiasi apporto finanziario da parte della compagine sociale sarebbe vano in quanto stando così le cose non potrebbe ristabilire l'equilibrio economico finanziario di medio-lungo periodo".

Non resta dunque, per il sindaco Tidei, portare i libri in Tribunale. Da quel momento "correranno i 120 giorni di tempo per varare il nuovo piano industriale al quale si sta già lavorando. Il 20 ottobre Hcs incontrerà su questo tema le parti sindacali e una volta redatto verrà sottoposto ai partiti della Maggioranza".

Il primo cittadino parla di "misure straordinarie" da mettere in atto. Misure che siano in grado "di sostnere l'equilibrio economico finanziario di Hcs e conseguentemente anche delle Sot per garantire la prosecuzione delle attività aziendali e insieme un piano di ristrutturazione e liquidazione del debito di Hcs, finalizzato a soddisfare le ragioni dei creditori, per ristabilire un regime di normale solvibilità e, gradualmente, ripagare tutti i debiti".

Debiti che il comune addebiterà al management su cui procederà per danno erariale.

"È una fase difficile che comporterà sacrifici anche ai lavoratori - ha concluso Tidei  e con il sindacato vedremo insieme quali e di quale natura. Per prima cosa colpiremo i privilegi, e su questo c'è già l'accordo con i sindacati che verificheremo nei fatti. Ma siamo qui del resto per rimettere a posto le cose, riparare i guasti degli altri e ripartire".