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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Hcs: rubati computer nella notte, interrotta la trattativa

In attesa di chiarimenti sulla natura del gesto da parte dell'Autorità inquirente sono sospesi tutti gli incontri e tutte le trattative a tutti i livelli con decorrenza immediata

Ignoti hanno fatto irruzione nella notte nella sede di Hcs compiendo gravi atti di vandalismo. Sono state forzate le porte d'ingresso e tutti gli uffici sono stati messi a soqquadro e "saccheggiati". Presi di mira soprattutto i computer della Holding, e sottratti anche alcuni monitor. Computer e contanti in cassa. Al momento i carabinieri stanno effettuando le indagini per verificare l'eventuale mancanza di documenti, visto che al di là del danno economico gli uffici erano preposti a contenere tutti i dati sensibili e la storia lavorativa dei dipendenti delle Sot.

E proprio in relazione ai fatti accaduti e in attesa di chiarimenti sulla natura del gesto da parte dell'Autorità inquirente sono sospesi tutti gli incontri e tutte le trattative a tutti i livelli con decorrenza immediata. "In questo clima violento - spiega il sindaco Tidei - fatto di gravi e ripetute intimidazioni non è possibile proseguire nessun confronto, visto anche il tono fin qui mantenuto e il livello di tensione che ho registrato anche negli incontri avuti. Vorrà dire che attenderemo serenamente le decisioni del Tribunale sull'esito finale di Hcs e delle partecipate. Ora, sia dalle forze politiche che dal sindacato tutto, non posso che attendermi un gesto di civiltà, ovvero una ferma, ma netta e inequivocabile presa di posizione unitaria contro la strategia di intimidazione messa in atto dai violenti che il sindacato stesso ha il dovere morale e civile quanto meno di isolare".

Insomma per Hcs non ci saranno più Ordini del giorno. "Si deve andare in Consiglio Comunale per dire soltanto se vendere oppure no". E questo andrà fatto prima che il Tribunale decida le sorti della società (il 7 maggio c'è la scadenza per la presentazione del Piano Industriale). Per andare avanti, intanto, sarebbe necessario riattivare la cassa integrazione in deroga che i sindacati hanno sospeso per protesta, d'accordo con i dipendenti delle Sot.

E seppur i sindacati e dipendenti di Città Pulita, in particolar modo, prendono le distanze e condannano gli episodi che hanno determinato l'interruzione delle trattative, dall'altro si chiede al Sindaco di "non sospendere il confronto sulle municipalizzate, con un atto che, oggettivamente, rappresenterebbe una resa della politica e della concertazione sociale nei confronti della violenza". E aggiungono: "Peggio se qualcuno, certamente non il Sindaco, pensasse di poter utilizzare episodi di violenza e di intolleranza per giustificare l’interruzione del confronto e l’ineluttabilità di quelle scelte (di vendita per fare cassa e di riduzione del personale) che come organizzazioni sindacali non condividiamo. Alla violenza non ci si può arrendere e tanto meno si può pensare di poterla utilizzare strumentalmente. La violenza deve essere soltanto combattuta. La Cgil ha pagato con i morti, come Guido Rossa e tanti altri, la lotta per isolare e colpire i terroristi che cercavano coperture nei luoghi di lavoro. La Cgil insieme a tutte le altre organizzazioni sindacali e a tutti i lavoratori e le lavoratrici di Hcs e delle Sot, che si riconoscono e sono parte dei valori antidemocratici e antifascisti, sapranno isolare e mettere i violenti nella condizione di non nuocere. Spiace registrare l’accostamento, fatto dal Sindaco, tra i toni anche aspri che si possono utilizzare all’interno delle riunioni sindacali e gli episodi di violenza e di intimidazione. Anche perché, se così fosse, il primo cittadino, per i toni e i linguaggi che solitamente adopera, dovrebbe partire da una forte autocritica. Noi pensiamo che non sia così e, anche per questo, nell’esprimere a lui e a chiunque dell’amministrazione comunale sia stato oggetto di atti di intimidazione, la massima solidarietà, gli chiediamo di impegnarci, insieme, per combattere ogni forma di violenza e per ripristinare le condizioni di un normale confronto democratico su un tema enorme, per delicatezza ed importanza, che riguarda il futuro di oltre 400 posti di lavoro e dei servizi pubblici locali della città".

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