Fs, Ingiunzione di 270 milioni di euro alla Regione Lazio per il servizio dei pendolari

Sono 270 milioni di euro i soldi che Trenitalia ha chiesto alla giunta Polverini per il servizio offerto ai suoi pendolari. A dirlo l'ingiunzione presentata alla Giunta Polverini.

Un conto salato che va a coprire il costo di un servizio mandato avanti dal 2006. Senza ottenere nulla in cambio. Inizialmente, da quanto si apprende, Trenitalia avrebbe voluto chiudere la vicenda amichevolmente, ma al no della Regione ha presentato l'ingiunzione. Un atto criticato aspramente dall'assessore regionale alla Mobilità Francesco Lollobrigida: "Tra aziende pubbliche ed enti locali ci dovrebbe essere un clima diverso", di collaborazione, "soprattutto in un periodo particolarmente delicato".

E se da una parte si dice certo che Trenitalia avrà indietro i suoi soldi in quanto "di proprietà del Ministero del Tesoro", dall'altro l'Assessore non crede che la Regione sia tenuta a pagare anche gli interessi: "Il contratto di servizio firmato con le Fs è molto oneroso per noi perché scegliamo dei servizi e li dobbiamo pagare ai costi da loro fissati". Servizi che però, sottolinea l'assessore non sempre sono "ineccepibili". E i pendolari della Fr5 lo sanno bene. Con quelle carrozze fatiscenti, sauna gratuita in estate e celle frigorifere annesse in inverno, a meno che non ci si riscaldi corpo a corpo.

Dei 270 milioni di euro che Trenitalia dovrebbe incassare, dalla Regione fanno sapere che 85 milioni sarebbero ritardi nei pagamenti del 2011, 4 milioni quelli risalenti al 2010 e gli altri 181 milioni i ritardi che vanno dal 2006 al 2009.

E dopo l'ingiunzione presentata, la  minaccia dell'ad di Trenitalia Mauro Moretti di tagliare i regionali a partire dal 2013 per carenza di fondi, ora sembra quasi diventare realtà.