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Canile comprensoriale, Lndc preoccupata: "Si rischia che non sia pronto in tempo"

Stringono i tempi per la realizzazione del canile comprensoriale prima che il canile municipale di Civitavecchia sia definitivamente chiuso. E il commissario della Lega per la difesa del cane mostra preoccupazione

Difficilmente il canile comprensoriale sarà pronto prima che quello di Civitavecchia venga definitivamente chiuso. A mostrare preoccupazione è il Commissario della Lega Nazionale a Difesa del Cane, Giovanni Olimpieri che spiega come per l'avvio dei lavori nei terreni di proprietà dell'Università Agraria di Allumiere, per dare vita al canile comprensoriale saranno necessari "diversi passaggi amministrativi. Tra questi anche una conferenza dei servizi e un bando pubblico con project financing". E già così Olimpieri pensa che "difficilmente si sarà in grado di rispettare la scadenza di fine ottobre per evitare la chiusura del canile e il trasferimento degli animali".

Ma a questo iter se ne aggiunge un altro che desta preoccupazione al Commissario della Lndc: "La legge che regola gli usi civici prevede che il terreno dell'Agraria debba essere sdemanializzato e deve essere cambiata la destinazione d'uso. Se poi il terreno individuato  - prosegue Olimperi -  è destinato a bosco o pascolo cespugliato non si possono togliere gli usi civici. O meglio, l'uso civico può essere tolto a condizione di reperire un terreno delle stesse dimensioni da un'altra parte, oppure deve essere liquidato come terreno agricolo, oppure ancora riclassificato con nuova categoria urbanistica".

Tutte annotazioni quelle poste dal Commissario della Lega del Cane Olimpieri solo per "chiedere al Comune come intende andare avanti perché - spiega - allo stato attuale ci pare veramente difficile che a fine ottobre l'iter burocratico sia definitivamente compiuto". E quindi invita il "Comune ad un'altra riflessione. La località individuata per il Canile comprensoriale (La Ciocca) è difficilmente raggiungibile a causa di una strada sterrata e malandata, è sottoposta a nevicate durante l'inverno e difficilmente si prest6a a realizzare manifestazioni pubbliche (oltre che all'attività dei volontari). Insomma - prosegue - il rischio è che il Canile comprensoriale (se realizzato alla Ciocca) non venga vissuto dai cittadini come un luogo dove incontrare e conoscere gli animali e finisca per diventare un dimenticatoio sperduto in mezzo alle colline".

E ricorda all'amministrazione che si va verso l'autunno. "L'attuale sede del canile (Le Molacce) si trova all'argine del fiume Mignone ossia in un'area a rischio esondazioni. Non vorremmo che alle prime piogge, con la scusa di salvare gli animali, il canile di Civitavecchia venga chiuso in attesa della realizzazione di quello comprensoriale. La nuova Amministrazione - aggiunge Olimpieri - si è impegnata a fare di Civitavecchia una Pet Town ossia una città a dimensione degli animali d'affezione. La Lndc si mette a disposizioione di tutte le iniziative che vadano in questa direzione. Allo scopo - conclude Olimpieri - ha già presentato al Comune delle idee riguardantyi proprio il canile municipale e che ci auguriamo vengano prese in considerazione".

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