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Opposizione sull'Aventino: "Vogliamo il ripristino della legalità"

Problemi con la ripartizione dei seggi sia all'interno del Consiglio comunale che delle Commissioni. Polemiche anche sul bilancio di previsione 2012

Una seconda tegola, ancor più dura della prima, sulla testa dei cittadini. Prima il l"licenziamento" del direttore artistico della Cittadella della Musica, Maria Letizia Beneduce e la "volontà di far diventare la Cittadella della Musica qualcos'altro rispetto a quello che è". Ora l'approvazione di un bilancio di previsione 2012 da considerare come "un vero salasso per le tasche dei cittadini. Con un aumento sconsiderato delle tasse. Ciò che noi non abbiamo mai fatto". Parola del capogruppo Pdl Gianni Moscherini, che annuncia: "Non ci presenteremo in Consiglio comunale".

Ma la ritirata sull'Aventino, fino a nuovo ordine non è dovuta solo al bilancio di previsione 2012 non condiviso dalla minoranza. Sebbene quell'aumento dell'Imu al 5,5% per la prima casa rappresenti un vero e proprio "schiaffo alla città". A far scalare il colle ai 9 dell'opposizione anche lo squilibrio che si è registrato da una parte all'interno del Consiglio comunale, dall'altro all'interno delle Commissioni.

Secondo la legge infatti, al vincitore spetterebbe il 60% dei posti in consiglio. Il restante 40% andrebbe all'opposizione. Una proporzione non rispettata in quanto su 24 seggi presenti, 15 sarebbero andati alla maggioranza (più il Sindaco) e 9 all'opposizione. Superando di fatto il limite del 60% dei seggi. E l'opposizione è pronta a ricorrere al Tar del Lazio, anzi lo ha già fatto, per rivendicare il decimo scranno. Così facendo uscirebbe dai banchi della massima assise cittadina l'ultima entrata Annalisa Tomassini che cederebbe la sedia, secondo quanto sostenuto dal Pdl, al loro primo dei non eletti. Patrizio Carraffa.

Ma il contenzioso sui posti a sedere non si limita alla sola massima assise cittadina. Durante uno degli ultimi consigli comunali, infatti, la maggioranza ha proseguito con l'elezione delle Commissioni consiliari nonostante l'assenza dell'opposizione. Un atto che avrebbe potuto votare anche a maggioranza semplice se non fosse stato per la modifica apportata allo Statuto comunale. Durante la massima assise cittadina infatti la maggioranza ha provveduto prima a modificare l'articolo 39 del regolamento al comma 1 (nome delle commissioni) e poi il comma 3 dello stesso articolo (numero dei membri della Commissione), portando i membri prima da 10 a 7 e successivamente con un emendamento presentato dal presidente del Consiglio Marco Piendibene da 7 a 6 (4 membri per la maggioranza e 2 per l'opposizione), violando anche in questo caso la proporzione 60-40 (secondo i calcoli la maggioranza avrebbe tenuto per sè infatti circa il 66% contro il 33% della minoranza). Modifica al regolamento che "in base all'articolo 91 dello Statuto del Comune - spiegano - deve essere necessariamente approvata dalla maggioranza qualificata, in quel momento non presente in quanto l'opposizione ha abbandonato l'aula non partecipando alla votazione".

Una violazione nella violazione dunque, che ora la minoranza denuncia a mezzo di una lettera inviata all'amministrazione comunale in cui chiede "di ripristinare la legalità, perché in un Consiglio dove c'è solo la maggioranza non c'è democrazia". Se da palazzo del Pincio nessuno provvederà a prendere atto dell'illecito, qualora ci fosse, i membri dell'opposizione, Gianni Moscherini in testa, si rivolgeranno al Prefetto. In ogni caso si rischia di invalidare il Consiglio comunale e le sue determine. Bilancio di previsione 2012 compreso.

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