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Civitavecchia. Si apre una pagina di storia all'Itis Marconi

In concomitanza con l'anniversario della fine della battaglia di El Alamein le associazioni “Corrente di Pensieri”, Aespi e “I Viaggi nella storia”, giovedì 10 novembre presso l'istituto superiore, propongono la visione del film “Divisione Folgore”

All’Itis G. Marconi di Civitavecchia giovedì 10 novembre 2011, dalle ore 10.45 alle ore 13.00 l’associazione culturale “Corrente di Pensieri” in collaborazione con l’Aespi (associazione Europea Scuola e Professionalità Insegnante) e con l’associazione civitavecchiese “I Viaggi nella storia”,  in occasione dell’anniversario della fine della battaglia di El Alamein propone una pagina di storia con la visione del film “Divisione Folgore” del regista Duilio Coletti e una testimonianza diretta di uno degli ultimi reduci di quella battaglia: il paracadutista della folgore Santo Pelliccia.

Quella di El Alamein fu una battaglia che vide uno scontro di eserciti in pieno deserto, senza coinvolgimento di civili, segnò le sorti della seconda guerra mondiale - dichiara il professor Andrea Bottone, presidente dell’associazione e promotore dell’evento –in quella occasione i soldati italiani, pur sconfitti, inferiori di numero e mezzi  dimostrarono il loro valore. Una stele presso il sacrario italiano in Egitto lo ricorda “mancò la fortuna non il coraggio” i paracadutisti della divisione Folgore si distinsero più degli altri, meritando l’ammirazione e l’onore delle armi da parte del nemico. Uno dei leoni della Folgore che non ha smesso di ruggire  Il maresciallo Pelliccia lo scorso ottobre in occasione del suo ottantottesimo (88) compleanno ha effettuato, da quattromila metri,  l’ennesimo lancio da paracadutista, probabilmente potremo vedere anche il filmato” .

“E’ indubbiamente una pagina di storia da non dimenticare e da far conoscere alle nuove generazioni al di là delle ideologie di parte. Dichiara Stefano Schiavi presidente dell’Associazione culturale “I Viaggi nella storia”. Una storia di guerra e di sentimento, di dolore e di eroismi. Un viaggio attraverso la storia, per l’appunto, per non dimenticare gli orrori della guerra ma anche il valore di uomini d’altri tempi e una testimonianza di chi quei giorni c’era e riuscì a tornare a casa.”

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