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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Medio Tirreno, Civitavecchia a Santa Marinella: "Il fatto non ammette né polemiche né distingui"

Da palazzo del Pincio replicano alla risposta dell'assessore alle Finanze del Comune limitrofo circa il pignoramento di 1,8 milioni di euro per l'approvviggionamento di acqua

“Impropria e inadeguata la risposta pervenuta dal Comune di Santa Marinella a firma dell’assessore Venanzo Bianchi” .

È il commento che arriva dai vertici di palazzo del Pincio circa il pignoramento di 1,8 milioni di euro da parte del Consorzio Medio Tirreno ai danni del Comune di Santa Marinella per aver usufruito dell’acqua del nuovo Mignone in quanto appartenente al consorzio Medio Tirreno. “Il debito – spiegano da palazzo del Pincio – è già stato determinato dalla procedura giudiziaria in corso che porta al pignoramento di 600 mila euro, procedura che ormai è giunta alla fase dell’esecuzione. Della stessa natura sono i restanti 1,8 milioni di euro. Il fatto quindi – bacchetta l’amministrazione civitavecchiese – così come acclarato dalla legge, non ammette né polemiche né distinguo”, nonostante sia conscia delle difficoltà che il Comune santamarinellese incontrerà “per spiegare ai cittadini perché dovranno pagare 100 euro a testa per un ente per altro messo in liquidazione da 5 anni”.

E si dice “sorpresa per i ritardi registrati nella chiusura del consorzio”, motivo per il quale chiede “conto proprio all’attuale Giunta del Comune di Santa Marinella a cui va, è ovvio, la diretta e maggiore responsabilità di quanto accade”.  Concludendo, da palazzo del Pincio sottolineano che gli atti di pignoramento “sono stati firmati dal rappresentante indicato dal Comune di Santa Marinella in seno al consorzio Medio Tirreno, oggi commissario liquidatore”.

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