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Solo una donna in Giunta, il Tar "boccia" il sindaco Tidei

Il Tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso presentanto da Ande Roma contro il comune di Civitavecchia. Il sindaco Tidei: "Con calma nominerò un altro assessore donna"

Troppi uomini nella Giunta Tidei. In netto contrasto con la legge sulle quote rosa che tutela il "gentil sesso". A deciderlo è stato il Tar del Lazio che ha accolto il ricorso presentato dall'associazione nazionale donne elettrici di Roma contro il Comune di Civitavecchia, per violazione delle norme costituzionali, europee e internazionali sul rispetto del principio delle pari opportunità, e ha fissato al 40% la soglia minima di presenza delle donne nei Municipi.

Dopo le elezioni di giugno, infatti, l'associazione aveva analizzato i dati sulla composizione delle varie giunte composte dai sindaci appena eletti, notando che molte di queste non avevano rispettato la normativa sulle quote rosa. Così, dopo un primo monito inviato a mezzo di diffida ai Comuni interessati, l'Ande ha deciso di ricorrere al Tar del Lazio. Dai Comuni infatti nessuno si è degnato di rispondere. E se da una parte "il sindaco di Gaeta - ha spiegato il presidente dell'associazione Francesca Piazza - ha deciso di non andare a sentenza, rimpastando la propria Giunta, lo stesso non è stato per il Sindaco di Civitavecchia". E ora, il Tar parla chiaro. "L'effettività della parità - si legge - non può che essere individuata nella garanzia del rispetto di una soglia quanto più approssimata alla pari rappresentanza dei generi, da indicarsi dunque nel 40% di persone del sesso sottorappresentato", misura che "ha trovato riconoscimento nella proposta di Direttiva adottata nel novembre 2012 dalla Commissione europea riguardo ai consigli di amministrazione delle società quotate in Borsa".

Due le strade che a questo punto Tidei potrà decidere di percorrere: ricorrere in appello contro la sentenza del Tar o rimpastare la sua Giunta rispettando, questa volta, le quote rosa imposte dalla legge. E la strada che il primo cittadino intende intraprendere sembra proprio quest'ultima. Anche se forse, quanto ha in mente non è abbastanza. "Ci adegueremo con calma - ha detto Tidei - a quanto deciso dal Tar nominando un'altra donna". Così la sua Giunta passerebbe da sette a otto assessori. Ma per il principio del 40% imposto dalla legge due assessori donna non basteranno. Tidei ne dovrebbe nominare almeno una terza. LEGGI LA SENTENZA DEL TAR DEL LAZIO

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