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Rifiuti, torna l'incubo "discarica" nel comprensorio

Dopo la decisione del Consiglio di Stato di sbloccare il piano rifiuti della Polverini, è allarme in Collina e a Civitavecchia. Il consigliere regionale De Paolis: "Alemanno non smette di perseguire il suo obiettivo"

La decisione del Consiglio di Stato di sbloccare il piano rifiuti targato Renata Polverini fa tremare le Colline e anche Civitavecchia. Con l'emergenza rifiuti di Roma che torna a gravare sulle teste dei civitavecchiesi come una spada di Damocle pronta a colpire e stavolta seriamente. A lanciare l'allarme, proprio nei giorni scorsi, erano state le organizzazioni sindacali che avevano visto nella privatizzazione del servizio di igiene urbana lo spalancare la porta della città (e della centrale Enel) ai rifiuti provenienti da Roma. Pronti ad essere bruciati nella fornace già accesa di Tvn. Un allarme ripreso poi dall'esponente dell'Italia dei valori Vittorio Petrelli che parlava di note e di richieste piovute dall'alto sulla testa degli amministratori locali di trovare un luogo dove portare i rifiuti. E ora, c'è la decisione del Consiglio di Stato.

"La preoccupazione diventa alta - ha dichiarato allarmato il consigliere regionale di Sinistra ecologia e libertà Gino De Paolis - Alemanno non smette di proseguire il suo obiettivo". Quello cioè di risolvere il problema rifiuti di Roma addossando al popolo del comprensorio "una colpa che non hanno". Un problema che può essere risolto con una virtuosa raccolta differenziata che ancora però fa fatica a partire. Certo è, per il consigliere regionale, che "in campagna elettorale a Roma tutti stanno cercando di risolvere i problemi della città, ma per risolverli non si può certo pensare di addossarli agli altri". Tantomeno ad Allumiere (che ancora oggi è alle prese con il mega digestore che la Collina non vuole) e a Civitavecchia dove la centrale Enel "è impensabile che bruci i rifiuti di Roma". Tutto perché "questo territorio ha già pagato e continua a pagare tanto in termini ambientali. Con la centrale a carbone da un lato e il porto dall'altro". E promette che sia lui che l'assessore Civita (il primo ad aver sventolato ai quattro venti il piano rifiuti della Polverini, fino a quel momento nascosto in cassetto) faranno di tutto affinché il "fantasma" dei rifiuti venga definitivamente scacciato.

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