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I rifiuti invadono la città, Tidei pensa a un sabotaggio

Il primo cittadino: "Questa esplosione è iniziata da quando abbiamo annunciato la cassa integrazione"

C'è qualcosa che puzza. E non sono i rifiuti che da giorno sommergono la città. A pensarlo è il sindaco Pietro Tidei. Oggetto: l'esplosione del "caso rifiuti". La causa: i compattatori, vecchi di 15 anni, sempre guasti e insufficienti. Una cosa però sembra strana. "Questa esplosione è iniziata da quando abbiamo annunciato la cassa integrazione". Possibile dunque che dietro a ciò si nasconda una regia occulta. E Tidei non  nasconde che pensa a un sabotaggio.

Da qui da una parte l'annuncio dell'arrivo dei rinforzi (a breve saranno acquistati o affittati - magari con un contributo speciale dell'Enel - due nuovi compattatori) e l'invito ai cittadini: sporcare meno, conferire meglio e soprattutto pagare la Tia. Questo per risollevare le sorti economiche della holding. Invito rivolto peraltro anche ai dipendenti di Città Pulita. Inutile lamentarsi per l'invio della lettera in cui si invitavano a verificare la loro posizione relativa al pagamento della tariffa e dire che non ci sono i soldi per pagarla perché non percepiscono lo stipendio. "Alcuni di loro non pagano dal 2008".

Ma a quanto pare questa mattina a rendere l'aria "gelida" si è aggiunto anche l'incontro tra sindacati, amministrazione e holding per definire l'accordo da portare in Regione giovedì. In un primo momento sembrava quasi che tutto si sarebbe dovuto fermare per ricominciare da capo. Colpa dei nuovi interlocutori "che pretendevano di escludere le proprie categorie dalla cassa integrazione". Un esempio per tutti può essere la categoria dedicata all'idrico. Indispensabile per i sindacati. E così l'amministratore unico della Sot Gino Ciogli e l'assessore al Lavoro Sergio Serpente hanno deciso di abbandonare la seduta e lasciare che i sindacati si mettessero d'accordo tra loro. "Devono capire che dobbiamo lavorare tutti insieme. Nelle riunioni precedenti avevamo concordato che gli unici ad essere esclusi sarebbero stati i dipendenti Aec (assistenza educativo-culturale)". Stamattina però questo a qualcuno a quanto pare non era piaciuto.

Per fortuna però l'allarme è rientrato e nel pomeriggio la riunione è andata avanti. "Entro mercoledì raggiungeremo l'accordo definitivo - ha spiegato Serpente - così da poterci presentare in Regione".

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