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Martedì, 16 Aprile 2024
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Tidei: "La Concordia deve venire a Civitavecchia"

"Il Governo in carica non ha pieni poteri, ma solo quello relativo al disbrigo degli affari correnti e dove quindi non c'è sicuramente spazio per atti decisionali su dove smantellare un relitto"

Ha più volte richieso il confronto con il Presidente del Consiglio dei Ministri, il sindaco Pietro Tidei. Tema ancora una volta: lo smantellamento della Costa Concordia. "Intendo rappresentare non solo l'interesse per la mia città, ma soprattutto quelli ambientali e di contenimento della spesa pubblica che riguardano l'intero Paese. Nessuno ha confutato la tesi secondo la quale Civitavecchia resta, date le circostanze, il sito più opportuno nel quale trasferire la nave dopo che verrà rimossa dal Giglio. Ho espresso - spiega il Sindaco - in note ufficiali, la logicità delle argomentazioni che dovrebbero indurre Monti e Clini a ripensare sulla loro posizione relativa a dove dovrebbe essere smantellata la nave e che li induce a scegliere il porto quasi inesistente di Piombino".

Il primo cittadino torna a parlare di argomentazioni "di carattere tecnico ed economico". Ma Clini continua a parlare di Piombino. Motivo per cui Tidei gli ricorda "che il Governo in carica non ha pieni poteri, ma solo quello relativo al disbrigo degli affari correnti e dove quindi non c'è sicuramente spazio per atti decisionali su dove smantellare un relitto tra alcuni mesi e dopo in definitiva aver perso tempo per oltre un anno e mezzo. Sinceramente - prosegue Tidei - nutro anche dubbi che, qualunque sia il Governo in carica, si possa obbligare l'armatore a mandare il suo relitto in un porto anziché in un altro, se non motivando fortemente l'eventuale decisione con argomenti di interesse nazionale come, ad esempio, potrebbe essere quello di una maggiore salvaguardia dell'ambiente. Argomento che, insisto, privilegerebbe il porto di Civitavecchia. Per i fondali, per le opere di protezione a mare, per le strutture. Tutte opere già esistenti, pronte".

E punta i fari sulle prese di posizione di Greenpeace e del responsabile della Protezione civile, Franco Gabrielli "che pubblicamente denuncia i ritardi con i quali il Governo ha assunto provvedimenti sulla questione che quindi risultano inefficaci in quanto addirittura illegittimi. Da ultimo ricordo che non risulta veritiera l'affermazione secondo la quale vi siano già stanziamenti a favore dell'adeguamento del porto di Piombino (affermazione falsa). Confido - conclude Tidei - nell'intervento istituzionale di chi sull'argomento intenda fattivamente intervenire per vie logiche e di convenienza anziché per puri campanilismi".

Appello accolto anche dal consigliere regionale della Lista civica Zingaretti, Gianluca Quadrana. "Il Governo dei tecnici, ormai senza titoli ha compiuto una scelta che, oltre ad essere quella più dispendiosa in termini economici, purtroppo avrà ripercussioni negative sulla città di Civitavecchia e sull'intero territorio. Una decisione - prosegue Quadrana - che mi lascia sconcertato e che deve essere rivista in quanto priva di ogni strategia economica, basata solo su logiche spartitorie e pesi politici tra le istituzioni". E annuncia che, "con la Rete dei cittadini di Civitavecchia sia a livello locale che regionale sarò in prima linea nell'affiancare l'azione che l'amministrazione comunale e l'Autorità Portuale vorranno intraprendere per assicurare al porto e alla città di Civitavecchia questa importante occasione di sviluppo".

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