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Unione Musicale Santa Cecilia, Tidei: "Non va trasferita al Villaggio del Fanciullo"

L'onorevole Pietro Tidei interviene a proposito del trasferimento dell'associazione da via Bramante al Villaggio del Fanciullo: "Altro tassello del Sindaco per distruggere la comunità di Civitavecchia"

L'Amministrazione comunale dopo aver discusso della questione, ha deciso che l'Unione Musicale S. Cecilia va trsferita al Villaggio del Fanciullo. Una sede sicuramente più decentrata rispetto alla precedente, sita in via Bamante. In merito alla questione, interviene l'onorevole Pietro Tidei, che a quanto pare non approva la decisione del Palazzo del PIncio: "La furia devastatrice del Sindaco e della sua Giunta non si ferma neanche in questi ultimi mesi di permanenza a Palazzo del Pincio. E’ di oggi la notizia relativa al trasferimento dalla sede di Via Bramante dell’Unione Musicale S. Cecilia. La scuola verrebbe spostata al Villaggio del Fanciullo, ovverosia in una zona decentrata e difficilmente raggiungibile. Nessuno crede infatti che saranno messi a disposizione di allievi e docenti (circa 150 persone) dei pullman dedicati. E se anche fosse è evidente che lo spostamento nell’estrema periferia penalizza la scuola.

Il motivo del trasferimento da parte del Comune è vendere la sede per fare cassa. Sindaco e Assessori sono ormai attaccati alla canna del gas. Devono raschiare il fondo del barile, vendere il vendibile per riparare a oltre quattro anni di incredibile incompetenza gestionale delle risorse del Pincio. Eppure i soldi non sono mancati (si pensi solo alle convenzioni con l’Enel). Come li hanno spesi? Non si sa. Di certo sappiamo che chiunque vincerà le prossime amministrative subito dopo dovrà dichiarare il dissesto finanziario del Comune. Questa è l’eredità che ci lascia il Sindaco del fare.

Ma ancora più insidiosa è la sua pseudo-cultura politica. Che ha fatto danni esattamente come la sua incapacità amministrativa. Da quando ha occupato Palazzo del Pincio (ormai nel lontano 2007) quest’uomo ha attaccato con tutti i mezzi la cultura della nostra città, meglio ancora: il nostro senso di appartenenza a un luogo e a delle tradizioni. Ha devastato il vecchio mercato, ha distrutto la Marina, ha tentato di abbattere la pineta della Frasca, ha sfrattato le associazioni di volontariato, ha privatizzato i parchi pubblici.

Questo Sindaco ha insomma fatto di tutto per demolire l’identità antropologica di Civitavecchia. Ecco qual è il vero programma della “Larghe intese”. Non quello con cui nel 2007 ha incantato gli elettori e di cui, a quasi cinque anni di distanza, non è stato realizzato un solo punto. L’allontanamento dalla sede di Via Bramante dell’Unione Musicale S. Cecilia è solo l’ultimo tassello di un progetto per annientare i legami sociali che tengono insieme i civitavecchiesi. Obiettivo: distruggere una comunità. E’ in questo quadro che si spiega la distruzione del Polo universitario e l’emarginazione di una vera e propria istituzione culturale qual è l’Unione Musicale S. Cecilia. Istituzione che ha educato alla musica centinaia di giovani (e meno giovani) civitavecchiesi.

Perché tale strategia? Semplice, per impoverire ancor più Civitavecchia e svendere il suo territorio, liquidare quel poco di costa che ci è rimasta e toglierci quel pochissimo di aria pulita che ancora possiamo respirare. Con questi obiettivi Moscherini è andato al Pincio e per continuare a perseguire tali obiettivi vuole restarci. Tra pochi mesi Civitavecchia si libererà del suo colonizzatore. Mass-media a poteri forti che gli reggono la borsa dovrebbero esserne consapevoli".

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