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Civitavecchia Civitavecchia / Via Vincenzo Annovazzi

Hcs, il sindaco Tidei annuncia "una cura da cavallo" per risollevarne le sorti

Cassa integrazione volontaria, prepensionamento, vendita di parte delle quote della società, riduzione della spesa. Sono solo alcuni degli ingredienti della "ricetta Tidei"

L'ha paragonata ad un secchio d'acqua bucato dove si continua a versare acqua senza però pensare di riparare il secchio.

Torniamo a parlare ancora una votla di Hcs e della disastrosa situazione economico-finanziaria in cui versa. Con lei le partecipate. Ma ora forse, l'incubo della liquidazione sembra allontanarsi. Se ne riparlerà tra 4 mesi. Dopo aver visto i risultati della cura studiata dall'amministrazione. Tidei l'ha chiamata "una cura da cavallo". Riduzione della spesa, cassa integrazione, prepensionamento. Sono solo alcune delle misure che l'amministrazione di concerto con il nuovo amministratore unico di Hcs Rina Romagnoli, provvederà ad attuare per cercare di risollevare la situazione delle partecipate. Con un buco di 35,5 milioni di euro, 23 milioni di crediti non riscossi di cui solo 19 sono esigibili. Con particolare riferimento alla Tia non riscossa e da riscuotere per cui l'amministrazione ha deciso di ricorrere a solleciti e messa in mora per ottenerne il pagamento.

"Abbiamo davanti una situazione che resta gravissima - ha detto Tidei - perché il Comune non può continuare a sostenere il peso di una macchina elefantiaca e clientelare che costa un milione e mezzo al mese a carico dei cittadini".

Considerazione da cui partono le "prime indicazioni concrete e specifiche sui rami d'azienda in sofferenza, i difetti di governance, i processi interni con le più evidenti storture, gli eventuali abusi e malversazioni sul piano della gestione sia economica sia personale".

Ad effettuare una diagnosi sulla situazione delle partecipate sarà Tonucci%Partners che "analizzerà - spiega l'assessore al Bilancio Giorgio Venanzi - i vari settori dell'azienda, di identificare degli esuberi, ma di indicare al tempo stesso nuovi business, nuove e più efficaci azioni per aumentare gli incassi dei crediti da tempo maturati, di trovare un nuovo riassetto organizzativo interno con una nuova pianta organica molto più snella e efficiente, diminuendo dirigenti e controllori e aumentando il numero di coloro che sono direttamente addetti ai servizi. Una cura severa - prosegue Venanzi - e in quest'ambito non è nemmeno esclusa l'ipotesi di mettere in liquidazione volontaria una o più società partecipate".

E sempre sulle partecipate il Sindaco ha annunciato l'interessamento di alcune imprese anche di carattere nazionale pronte all'acquisto. Se si deciderà di vendere solo il 40% o qualcosa in più. "Tutto dipenderà dalle offerte avanzate al Comune".

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